Last Updated: 15/10/2023By Categories: Uncategorized
info-10

Il Riciclo dei Pannolini e il primato italiano: il caso Contarina

I prodotti assorbenti per la persona (PAP) includono pannolini per neonati e adulti, prodotti per l’igiene femminile, ecc. I PAP sono costituiti da diversi materiali sia plastici che forniscono impermeabilità e che servono a fissare i PAP in posizione, sia costituiti da fibre cellulosiche che attraggono l’acqua, sia da polimeri super assorbenti (SAP) che trattengono l’umidità. Se recuperati, questi materiali possono avere un valore economico significativo.

Alla luce dell’onere ambientale costituito dalla presenza dei rifiuti PAP nelle discariche e del valore economico dei materiali costituenti i PAP, sono state tentate, negli ultimi tempi, varie soluzioni in tutto il mondo per risolvere il problema ambientale – e sociale – legato allo smaltimento di questi rifiuti.

I PAP, infatti, costituiscono circa il 4% dei rifiuti solidi urbani: ogni anno, solo in Italia vengono smaltiti in discarica 900mila tonnellate di questi prodotti; si stima che nel nostro Paese ogni anno 3 discariche si formino, si riempiano e si chiudano solo con i rifiuti PAP. 30 milioni di tonnellate a livello mondiale: un volume pari a 450 campi da calcio o a 60 volte quello del Colosseo.

Questo problema globale è rilevante sia nei contesti urbani a basso indice di sviluppo per le politiche di gestione di rifiuti sia nei contesti urbani caratterizzati dal massimo sviluppo. Infatti, più spinta è la raccolta differenziata, maggiore è la presenza dei PAP nella frazione secca residua. Nella provincia di Treviso, ad esempio, che ha raggiunto lo straordinario risultato del 90% di raccolta differenziata (non ha pari in Europa), fa da contraltare, purtroppo, la presenza nel residuo secco di più di un 20% di PAP, che rappresenta l’ostacolo maggiore ad aumentare ulteriormente l’avvio al riciclo.

È proprio per questo motivo che presso Contarina (Treviso), in collaborazione con un produttore leader del settore PAP, è stato avviato già a partire dal 2017 un impianto su scala industriale, primo al mondo, che consente di riciclare il 100% dei PAP, e che è stato realizzato con il contributo di fondi europei quali il CIP Eco-Innovation 2012 (“Recall”) e il JU BBI 2016 (“Embraced”).